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Cinema all’aperto “Arena-Impero”: THE END

BARI – A guardarlo adesso sembra impossibile, ma c’è stato un tempo in cui il vecchio cinema all’aperto “Arena-Impero”, con le sue scomodissime poltroncine laccate di un inverosimile azzurro-acquamarina, le zanzare onnipresenti e le patatine comprate con la colletta della comitiva, funzionava alla grande e la sua riapertura, nel mese di giugno, rappresentava l’inizio della stagione calda dei due quartieri rivieraschi a nord di Bari: Palese e Santo Spirito.

Dei fasti passati, oggi non restano che loro: le poltroncine delle ultime file, quelle dei baci rubati nelle notti stellate, con la complicità delle luci soffuse sul telo di proiezione. Del cinema all’aperto “Arena- Impero”, in via Vittorio Veneto  a Palese, non rimangono altro che due file di sedili in ferro, addossate al muro sul fondo. Gli ingressi sono sigillati con due lucchetti: la distanza siderale fra i due cancelli davanti e le poltroncine superstiti è riempita solo da foglie morte ed erbe secche. La rovina è ovunque: dai muri sbrecciati, agli stipiti che fingono ancora di reggere i cancelli, fino alle serrande dell’angusto botteghino.

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«Io ci sono venuto diverse volte – racconta un ragazza sulla trentina – ma una me la ricordo più di tutte: era il 1997 e venni a guardare “Il ciclone”, il film di Pieraccioni, con la bellissima Lorena Forteza. Ci venimmo tutti insieme con i miei colleghi che avevano fatto i volontari ai “Giochi del Mediterraneo” a Bari. I “giochi” si erano conclusi  da poco e ognuno di noi aveva qualche amore straniero ormai volato via. A rivederlo oggi, quel film non mi sembra un granché, ma quella sera, con quegli amici, la storia di un momento che può cambiarti la vita e di un amore straniero venuto a sconvolgerti l’esistenza, acquistò  ai nostri occhi di ventenni un significato tutto speciale».

«Io ci venivo da ragazzino – racconta ancora un uomo sulla sessantina – e poi ci sono tornato almeno una volta all’anno, anche con mia moglie e i miei figli, finché è stato aperto».

«Fa male vederlo così» è l’amara conclusione di una signora di Palese. Qualcuno sussurra di una malattia della padrona della sala, la signora Martino.

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Precorritore dei tempi, il vecchio cinema all’aperto ha avvertito l’arrivo della crisi delle piccole sale prima degli altri: da qualche anno era ormai chiuso e nel 2009 è stato venduto a un privato. Al posto delle sue poltroncine scomode e delle sue notti stellate, presto ci sarà una palazzina moderna, destinata ad accogliere, probabilmente, gente ignara di ciò che ha rappresentato quel posto per generazioni di baresi in cerca di una via di fuga serale dal caldo afoso dei propri salotti, quando ancora l’aria condizionata era un miraggio per pochi.

«È sempre la stessa storia – polemizza la signora palesina – vendono pezzi di storia a un costruttore qualunque per fare altre case. Che poi, chi se le deve comprare che già adesso restano vuote per buona parte dell’anno? Perché non farne uno spazio collettivo, all’aperto, per rispettarne la vecchia vocazione? Lo sapete che le compagnie teatrali di Palese non hanno spazi adeguati per esibirsi? Perché il comune di Bari non ha comprato quest’area per destinarla a un uso comune?».

«Il comune di Bari di noi se ne frega – attacca subito un anziano venuto a curiosare – Ditelo, a quelli del Comune, che di noi si ricordano solo alle elezioni».

Le ansie indipendentiste mai sopite, dei due quartieri ribelli a nord del capoluogo pugliese trovano terreno fertile ogni volta che i resti di un passato mai dimenticato, vengono abbattuti per fare spazio a una nuova costruzione.

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Poco più su, tra via Armando Diaz e via Renna, anche il fratello maggiore dell’Arena, il vecchio “Cinema Impero” ha seguito le sorti della sala all’aperto: l’8 luglio scorso, anche questa vecchia costruzione, ormai in rovina, è stata acquistata da un privato: costruttore diverso, identica sorte per i due vecchi cinema del quartiere: la costruzione in pietra dipinta di rosso, infatti, lascerà presto il posto a una moderna palazzina.

«Meno male – esclama un uomo sulla sessantina, seduto come tanti nella vicina piazzetta – in queste condizioni non poteva più stare: lo vedete, è il centro di raccolta dei topi del quartiere».

«Se volete il mio parere – si intromette un altro – qui è sempre speculazione: prima fanno ridurre una costruzione in uno stato terribile, poi svendono quello che rimane e via libera all’ennesimo palazzo».

«Ma adesso che non ci sarà più questo cinema – ironizza un altro anziano palesino – dove affiggeranno i manifesti funebri? Lo vedete: li mettono tutti là». Sulla serranda del cinema all’angolo con via Renna, in effetti, vari annunci di recenti estinti fanno una macabra mostra di sé, ancora più cupa, tra il rossastro stinto, e a tratti scrostato, della vecchia costruzione.

«E si vede che vogliono augurarci vita eterna», conclude un amico dei tre.

L’ultimo ciak del “Cinema Impero” si chiude sulle risate di questi simpatici signori, mentre le storie di amori esterofili e i baci rubati nell’oscurità delle ultime file avranno vita più comoda sulle poltrone dei multiplex sparsi nelle nuove periferie.

2 commenti su “Cinema all’aperto “Arena-Impero”: THE END

  1. Michele
    11/07/2016

    Condivido pienamente questo articolo, anch’io ormai 53 enne, ho vissuto la storia di questi due cinema di Palese il primo invernale, dove si proiettavano pellicole dei primi 007, ai colossal romani e a volte film a luci rosse, che ancora bambino non riuscivo a capire quali fossero questi film, con tanto di scritta VIETATO ai 18 anni, mi ricordo che ci son stati anche degli spogliarelli, i manifesti erano colorati, con donne seminude con delle stelle sui capezzoli, ricordo che il cinema era a due piani, il loggione e la galleria, quelli sfortunati della galleria che si prendevano dagli spruzzi di gazzosa Violante ad altro……l’ultimo film che ho visto non mi chiedete l’anno era ” Tre ragazzi in gamba contro l’attacco ufo” mi è rimasto nella memoria come Antonio la maschera che doveva combattere tra bar e gente che voleva entrare senza biglietto. Poi L’Arena giardino era l’estate, i ghiaccioli tra i due tempi, le zanzare, il numero 1 che si fermava proprio li il rumore delle porte che si aprivano, le stelle, i film che in inverno erano stati proiettati in prima visione a Bari, mi ricorda quando tornavamo dalla punta e passavamo davanti al cinema, e vedevamo che film c’era, poi al tramonto la sig.ra Martino nel botteghino con i suoi capelli rossi alla Milva che faceva i biglietti, il figlio piccolo Agostino che voleva i gelati da Antonio…..ormai son ricordi che in questo caldo pomeriggio di estate mi hanno fatto viaggiare in un tempo che fu molto migliore e umano dell’attuale. Un saluto a tutti i fan dei cinema di Palese Michele Bratta

  2. Claudio Danese
    17/07/2016

    Ci sono passato giorni fa, c’era solo un mucchio di pietre di quel mitico “Cinema Impero” di Via Armando Diaz, insomma, una cosa triste…ho passato l’infanzia e la preadolescenza a Palese, ed è stato davvero malinconico ripensare a 40 anni fa! Ci andavo spesso in quel cinema, i biglietti erano simili a quelli degli autobus della “SAER”…i miei Godzilla, i miei UFO, ecc. ecc….che dire…tutto ormai terribilmente lontano nel tempo, eppure tutto incredibilmente vicino nei ricordi…!

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Questa voce è stata pubblicata il 14/08/2013 da in Dalla Puglia con tag , , , , .

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